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In boxer in riva al mare

di Giulia Grassi

 
 

Immagine pubblicitaria del marchio di intimo maschile Perofil (Agenzia: Via Marignana, 1998?)

Una bella foto in bianco e nero di un giovane e aitante modello rannicchiato su se stesso, con la testa poggiata sulle braccia che stringono le gambe piegate; è seduto su rocce bianche, assolate, oltre le quali si intravede una sottile striscia di mare. Al di sopra il cielo, con il solo logotipo. Il giovane indossa dei boxer e l'immagine, nel suo insieme, trasmette una sensazione di malinconica bellezza.
È un tipo di format prevalente nel settore delle foto di moda, con l'eliminazione del livello verbale a favore della sola forza dell'immagine (Codeluppi, 2002, pp.106 sgg.).
 

     

 
L'immagine pubblicitaria è la riproposizione di un quadro di Hippolyte Flandrin,
Giovane seduto in riva al mare (1836), da molti critici considerata un'opera intrisa di estetismo, nella quale "la lezione purista d'Ingres è spinta all'estremo: il corpo umano tende verso la forma primordiale del cerchio" (sito del Louvre). Tra le, piccole, varianti rispetto al quadro si nota subito che il giovane modello non è nudo, cosa ovvia dal momento che si pubblicizza biancheria
intima.
 

Il dipinto gode di una certa popolarità non tanto tra il grande pubblico quanto tra gli 'addetti ai lavori': molti fotografi, soprattutto gay ma non solo, hanno replicato nei loro scatti la posizione del giovane di Flandrin. E lo stesso atteggiamento lo si ritrova su pubblicità e servizi giornalistici.
 
La pagina a destra, ad esempio, è apparsa il 9.02.2010 su Vanity Fair Italia. Mostra Maxime Médard, uno dei campioni della squadra francese di ragby immortalati dal fotografo Claudio Carpi nel servizio "Nati per vincere". Ogni atleta è accompagnato da un soprannome che, nel caso di Médard, è 'l'artista'. Il richiamo a Flandrin è piuttosto chiaro.
 
Tra le pubblicità si possono ricordare (sotto, da sinistra):
 
> un'immagine della campagna Pubblicità Progresso del 1987 volta a promuovere una corretta informazione sull'AIDS (Agenzia TBWA, in Fondazione Pubblicità Progresso
> un'immagine della campagna Diadora 1991 (Agenzia Cato Johnson, direttore creativo Gavino Sanna, in ADCI)

> la celebre campagna di YSL (rive gauche, autunno 1998), del fotografo Mario Sorrenti, nella quale la modella Kate Moss duettava con un cospicuo numero di opere d'arte, tra le quali appunto quella di Flandrin (per l'intera campagna click 1 e 2; analizzata in Bonoldi, 2008, pp. 72-74 e foto).
 

    

 


 

fonti: D di Repubblica, web

(aprile-giugno 2010)

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