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						Elogio della citazione. 
						Un titolo serio per una rubrica semiseria
 In questa sezione verranno proposti, periodicamente, album di immagini 
						delle pubblicità che citano (alla lettera, 
						modificandole, stravolgendole o semplicemente per 
						allusione) monumenti o opere d'arte considerate 'icone' 
						della cultura visiva occidentale. È un piacevole divertissement, che non ha obiettivi 
						di completezza, tanto è vero che si propongono 
						pubblicità apparse in particolare negli ultimi due 
						decenni (inserendo, ovviamente, quelle precedenti 
						considerate ormai dei 'classici' o particolarmente 
						interessanti). Album che, nei limiti del possibile, 
						verranno aggiornati via via che si scoveranno nuove 
						immagini (aggiunte in coda a ogni elenco).
 Gli studenti, che si sono affannati a 
						mandar giù informazioni non di rado con una certa 
						insofferenza, potranno constatare che forse valeva la 
						pena di conoscere le vicende di una determinata opera 
						d'arte, visto che questa è così familiare a un pubblico 
						vasto ed eterogeneo. Premesso che non è questo lo scopo 
						dello studio e della conoscenza dell'arte (che non ha 
						finalità alcuna se non di acquisire la capacità di 
						goderne, come per la musica o la poesia), per loro potrà essere interessante mettere a confronto le diverse 
						soluzioni che i grafici hanno adottato, come si siano 
						confrontati con le opere, e con quali risultati.
 
 Ci sono dei veri big della citazione, come la 
						Gioconda e L'Ultima Cena di Leonardo, il David e 
						la Creazione 
						di Adamo di Michelangelo, la Venere di Milo; 
						ma anche alcuni monumenti che sono percepiti come 
						simbolo di una città, quando non di una nazione, la Tour 
						Eiffel e la Statua della Libertà in primo luogo 
						(ma avanzano con forza la Grande Muraglia cinese, 
						il Taj Mahal indiano 
						e il Cristo Redentore di Rio, espressione di 
						paesi 'emergenti' sullo scenario politico ed economico 
						contemporaneo). ln questi casi il numero di 'citazioni' 
						rischia di schiantare il cataloghista più diligente.
 Si comincia con il Colosseo, poi si vedrà...
 
 
							
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