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Album 4: L'Ultima Cena di Leonardo
 

L'Ultima Cena, dipinta da Leonardo da Vinci (1452-1519) nel Refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano (1494-1498), è sicuramente una delle icone della civiltà figurativa occidentale (e non solo); dichiarata Patrimonio dell’Umanità e iscritta nei siti mondiali dell’UNESCO.
Dal 27 ottobre 2007 del dipinto è online la foto a più alta definizione mai realizzata (16 miliardi di pixel), che permette di ingrandirne ogni parte fino a dettagli di un millimetro quadrato di superficie (www.haltadefinizione.com). Del 2007 è anche il libro del musicologo G. M. Pala, La musica celata, che ha individuato una partitura musicale nascosta nell'opera.
 
È spunto per trame romanzesche, come nel 2003 il discutibile Codice da Vinci di Dan Brown (sul sito www.leonardo3.net le inesattezze e forzature più evidenti); per riletture originali, come la Lezione sul Cenacolo tenuta dal premio Nobel Dario Fo nel 1999, nel cortile della Pinacoteca di Brera a Milano; e di performance, come quelle di Peter Greenaway (video a destra) e di Raúl Ortega Ayala.

Citata, rielaborata, reintegrata, trasfigurata innumerevoli volte, al punto che nel 2001 lo storico dell'arte Leo Steinberg ha intitolato un suo saggio 'Leonardo's incessant Last Supper'. E basta dare un'occhiata a un paio di siti, tra i tanti sul web, per avere un'idea del gran numero di 'riletture', spesso decisamente irriverenti, a cui è stata ed è sottoposta da chiunque (www.flirck.com e culturepopped.blogspot.com).

È tra le creazioni artistiche la cui distruzione viene immaginata nel documentario di History Channel Life After People (2009), una distruzione che la tecnica pittorica impropria usata da Leonardo (click) lascia immaginare che possa avvenire nell'arco di poco più di sessanta anni dalla interruzione di ogni intervento di conservazione e restauro (click per il video).
 


 
Performance multimediale sul dipinto creata nel 2008 dal
regista e artista Peter Greenaway (fra molte polemiche).
Per un'analisi dell'esperimento si veda K. Mazzucco in Engramma

 
Ecco perché non stupisce che il cenacolo vinciano sia tra i testimonial più citati dalla pubblicità (L. Gilles-S. Molla, 2008, pp. 93-96;
V. Rachiele, 2008); e che ci sia chi lo considera il modello di tutti i cartelloni pubblicitari (A. Porta, 2003, pp. 38-39). Ma poiché si tratta di un'opera di soggetto sacro, alcune delle riletture proposte dai creativi negli ultimi anni sono state oggetto di feroci polemiche e anche di censure, più o meno condivisibili.

Quella che segue è una selezione di immagini pubblicitarie in cui appare l'Ultima Cena leonardesca, operata scegliendo in particolare quelle in cui non è semplicemente fotografata come testimonial "autorevole" di un prodotto, ma è stata sottoposta a una “rilettura”: ritoccata, deformata, trasformata in qualcosa d’altro. Si tratta di una selezione ovviamente incompleta e relativa soprattutto all'ultimo ventennio. Ci sono anche poster cinematografici, copertine di magazine e una ampia serie di reinterpretazioni a opera di celebri fotografi e artisti contemporanei. Un'icona assolutamente trasversale.
 
Cliccare sulle immagini per aprire una pagina sinteticamente informativa.
[Aggiornamento: da 41 a 66 immagini]

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

CITAZIONI NEL CINEMA E UNO SPOT PUBBLICITARIO

L'Ultima Cena ha affascinato anche numerosi registi, che l'hanno citata nei modi più diversi. Ad esempio, Mervyn LeRoy (Quo Vadis?, 1951), Luis Buñuel (Viridiana,1961), Pier Paolo Pasolini (Mamma Roma, 1962), Robert Altman (M.A.S.H., 1970), Norman Jewison (Jesus Christ Superstar, 1973), Daniele Ciprì e Franco Maresco (Totò che visse due volte, 1998). Appare perfino nei Simpson (episodio del 2005).
 

(cliccare sulle immagini per ingrandire)

 

L'Ultima Cena è comparsa in molti spot.
Nel 2007 è stata utilizzata nel video promozionale di un
 telefonino
della compagnia islandese di telecomunicazioni
Síminn (Agenzia EnnEmm).
Seduti a tavola ci sono Gesù e
apostoli, escluso Giuda; Gesù lo chiama col suo
telefonino di terza generazione, ma inutilmente. Lo slogan, sull'immagine finale, recita:
"3G - Changing the course of history".

 
     

 

(Giulia Grassi, giugno-luglio 2009)

INDEX Elogio della Citazione

 

 

 


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